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Dal 1° Gennaio 2021 è entrata in vigore la nuova definizione di Default riguardante i debiti verso il sistema bancario: si connoterà come “rilevante” il debito, scaduto da oltre 90 giorni, che superi congiuntamente una soglia assoluta e una soglia relativa:

  • La soglia assoluta è pari a: € 100,00 per il settore Retail € 500,00 per il Corporate. Nella categoria Retail rientrano le persone fisiche e le PMI con esposizione nei confronti della banca inferiore a 1 milione di euro.
  • La soglia relativa è invece pari all’1% del totale dell’esposizione.

Banca d’Italia ha confermato che, per poter considerare un debito in default, dovranno coesistere i seguenti tre requisiti:

  1. Persistenza dell’inadempimento, ovvero il debito sia scaduto da oltre 90 giorni;
  2. Superamento della soglia assoluta;
  3. Superamento della soglia relativa.

Alla luce di ciò, al fine di evitare la classificazione a default con la segnalazione in Centrale Rischi di Banca d’Italia che comporta difficoltà per l’accesso al credito e alla concessione di nuovi finanziamenti, è raccomandabile:

  • La frequente verifica dei saldi di conto corrente;
  • Il rispetto delle scadenze contrattuali periodiche;
  • Il rispetto del piano di rimborso dei finanziamenti.

Anche la fuoriuscita dallo stato di default ha subito dei cambiamenti con il nuovo regolamento. Mentre prima era sufficiente regolare lo scaduto, dal 1° Gennaio dovranno passare 90 giorni dalla regolazione del debito, durante i quali il debitore verrà monitorato dalla banca e solo successivamente potrà essere considerato in bonis.

 

Studio Grimaldi è sempre a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e approfondimento.