Il 14 luglio 2020, alla presenza della Provincia e della CCIAA di Vicenza, è stata mostrata l’interessante ed innovativa ricerca per censire le aree produttive del territorio berico.
In questa Provincia, esistono oltre 1300 aree produttive con oltre 2mila capannoni vuoti che richiederebbero un intervento di demolizione e/o di riconversione funzionale. Il progetto mira, quindi, a capire ed individuare i problemi e le soluzioni sia per gli imprenditori che per i cittadini/lavoratori.
La prima fase della ricerca comprendeva diversi step funzionali al progetto:
- Analisi e geolocalizzazione delle aree produttive;
- Analisi dei servizi alla persona (dalla ristorazione a tutte le quelle attività extra lavorative) presenti nel territorio;
- Geolocalizzazione delle infrastrutture per la mobilità (strade, ferrovie) e i servizi collegati ad essa;
- Censimento delle principali carenze nei servizi;
- Analisi delle possibili riconversioni di aree campioni per una collocazione di nuovi servizi.
Un lavoro certosino, basato su più di 1200 questionari che hanno permesso di rilevare le necessità di chi vive quel territorio. Dal questionario si è rilevato che le aziende di meccanica sono le più diffuse, con oltre 30mila addetti, seguite a ruota dal settore delle costruzioni e del terziario; mentre per i lavoratori ed impiegati, le principali criticità sono il traffico, la mancanza di farmacie, la scarsa sicurezza dei percorsi ciclabili e la mancanza di luoghi di consegna e ritiro spedizioni.
Il passo successivo del progetto è stato scegliere due aree campione: si è optato per Arzignano con le sue 640 imprese e oltre 12mila addetti e Thiene con 229 imprese registrate e più di 2mila addetti.
Sono stati, quindi, mappati i percorsi di accesso, gli immobili dismessi o sottoutilizzati a Thiene e Arzignano, permettendo di conoscere lo stato di ciascun capannone, lo stato di manutenzione, la dimensione.
Il passo finale del progetto è stato proporre, per queste realtà campione, le riconversioni più “utili” per i loro cittadini/lavoratori: per Arzignano, un polo sanitario con medici di base, farmacia e specialisti; mentre per Thiene, le richieste più pressanti sono indirizzate su servizi alimentari, gruppi di acquisto, bar e caffetterie. Per tali progetti di riconversioni saranno coinvolti soggetti privati, pubblici e anche investitori esterni che potrebbero cogliere l’opportunità di intervenire colmando spazi vuoti.
Conclusioni
È certamente una ricerca che deve estendersi a molti altri territori e a molte altre aree produttive nazionali. Grazie a questo progetto è stato piantato il seme di una pianificazione di progetti di riqualificazione territoriale precisa ed attenta, basata sulle specifiche richieste del cittadino/lavoratore e degli imprenditori.
È un passo importante che apre le porte al “vero” welfare, migliorando gli standard della qualità della vita nei luoghi di lavoro, non solo nei singoli capannoni, ma nelle aree produttive nel loro complesso.
In aggiunta a questo, il database costruito per questa ricerca sarà fondamentale per campagne marketing mirate, rendendo più appetibile il territorio per potenziali investitori che sapranno in anticipo la reale esigenza del cittadino/lavoratore.
È – quindi – un esempio che in molti devo, e non dovrebbero, seguire.