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Le difficoltà di accesso alle informazioni necessarie.

Premessa: Le piccole e medie imprese, soprattutto le start-up, ma in generale, le aziende ad alto tasso di crescita e le imprese innovative, rivestono un ruolo critico nella creazione di posti di lavoro e nella guida della crescita dell’economia europea. Gli imprenditori che sviluppano promettenti business plan hanno la necessità di ottenere un finanziamento per realizzare le loro idee, e le imprese che crescono hanno bisogno di accedere a finanziamenti a condizioni interessanti per finanziare la loro espansione. Il credito bancario è molto più difficile da ottenere da queste società a causa della mancanza di garanzie, dell’incerta redditività futura, ma anche perché il costo del servizio alle micro e piccole imprese eccede i ricavi conseguibili per il sistema bancario; non ultimo, la difficoltà che il sistema finanziario tradizionale presenta nel valutare un business futuro che non ha dati dal passato.

Le banche non sono attrezzate per fornire risorse finanziarie a costi competitivi e con la rapidità e l’efficienza necessarie per soddisfare le esigenze delle PMI. Tutto ciò si traduce in opportunità mancate di sviluppo per le aziende e alla fine per il sistema economico nel suo complesso.

La Finanza Alternativa in questi casi può essere di grande aiuto. Infatti, mentre persiste il bisogno di prodotti finanziari standard su ampia scala per le PMI, esiste anche la necessità di prodotti di nicchia e specializzati appositamente studiati per le variegate esigenze delle piccole aziende.

In “Studio Grimaldi PFI” siamo convinti che le esigenze finanziarie delle PMI siano complicate e l’erogazione di servizi coerenti non sia sostenibile senza una tecnologia a supporto che ottimizzi i costi operativi.

Sono nate così nel mondo anglosassone e poi si sono diffuse in tutta Europa start-up che coniugano finanza e tecnologia, specializzate in questi segmenti (ma non solo):

  • Prestiti (sia direct lending che peer-to-peer)
  • Invoice Finance (sia nella forma di erogazione diretta che di marketplace)
  • Trade Finance
  • Marketplace Lending (incluso il peer-to-peer)
  • Supply Chain Finance
  • “Challenger” Banks

Ciò che accomuna queste iniziative è l’utilizzo della tecnologia in ottica di ottimizzazione dei processi al fine di individuare il finanziatore giusto per le esigenze specifiche dell’azienda. E poi di fornire il servizio con una modalità intuitiva, rapida e semplice (fondamentalmente online).

In questo ecosistema le banche mantengono il ruolo di fornitori di servizi “mass-market” e di “grossisti”, cioè al servizio delle imprese di più grandi dimensioni. Sarebbe quindi più corretto parlare di finanza “complementare” invece che “alternativa” in considerazione del ruolo centrale che le banche continueranno a mantenere sui servizi più indifferenziati.